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Foto storiche

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(utente eliminato)

#61 07/05/2012, 13:57

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"L'uomo ha costruito la bomba atomica, però nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi." - Albert Einstein
..
triste eh?

Norasmind

#62 07/05/2012, 14:04
Punteggio commenti: +17

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...eh si...triste è dir poco! quella vergogna di foto deve essere vista
il link è questo:
http://www.newapocalypse.altervista.org/effetti_esplosioni_nucleari_e_scenari_di_guerra_nucleare1.html
...è l'ultima foto

Norasmind

Norasmind

#63 07/05/2012, 14:41
Punteggio commenti: +17

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@Enzo: se la foto viene inserita in wiki, si potrebbe titolarla con l'aforisma di Einstein suggerito da Andrea. Mi sembra molto appropriato!:)

Norasmind

enzocala

#64 07/05/2012, 14:52
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Ottimo suggerimento, grazie Antonella!;)

enzocala

miraggi

#65 07/05/2012, 14:57
Punteggio commenti: +47

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interessante la frase di Einstein riportata da Andrea Complimenti Nora/Anto sempre importanti i tuoi contributi...è triste la foto con gli autografi sono andata a vederla...mi ha richiamato un'episodio recente accaduto in Italia dove la fotografia non c'entra nulla ma...un volantino delle BR considerato storico è stato battuto all'asta...e comprato. Tante cose storiche ci sono in Italia e sì anche quello ha fatto la sua storia...bastava collocarlo al posto giusto a disposizione del pubblico x non dimenticare...invece, è andata diversamente, tristemente diversamente.

miraggi

Norasmind

#66 07/05/2012, 16:16
Punteggio commenti: +17

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Hai ragione Mira...anch'io lessi la notizia dei volantini....manco fossero francobolli..per non parlare di chi li ha comprati....

Norasmind

Norasmind

#67 07/05/2012, 19:22
Punteggio commenti: +17

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Foto allegata

La fotografia cinematografica
Non è mio intento aprire un'altra sezione, quanto invece collegarla alle foto storiche. Un film è un'opera artistica complessa, multimediale e dove alla sua realizzazione concorrono varie “maestranze” affinchè venga portato avanti tutto il ciclo produttivo. Un regista da solo non potrebbe. Fra le varie figure professionali presenti in una troupe cinematografica, grande rilievo ha il direttore della fotografia: sarà lui e la sua bravura a determinare l'impatto visivo sullo spettatore.
Tanti sono i direttori di fotografia bravi e vincitori di Oscar, e fra gli italiani ad es, Vittorio Storaro con le cui parole chiudo questa piccola parentesi.
"Io credo che ognuno di noi dia una parte della propria vita quando tenta di scrivere con la luce la storia di un film; proprio come fa l'autore musicale con le note, lo sceneggiatore con le parole, così facciamo noi scrivendo con la luce"
(Vittorio Storaro)

Norasmind

Norasmind

#68 07/05/2012, 19:24
Punteggio commenti: +17

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Foto allegata

Direttore della fotografia per "Arancia meccanica" John Alcott

Norasmind

Norasmind

#69 07/05/2012, 19:26
Punteggio commenti: +17

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Foto allegata

Sempre John Alcott, per Barry Lindon, dove tutti gli interni furono ripresi solo a lume di candela. Premio oscar alla fotografia

Norasmind

miraggi

#70 07/05/2012, 19:41
Punteggio commenti: +47

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@Nora trovo il tuo punto di vista sulla fotografia cinematografica
interessante e secondo me ci potrebbe stare in questa sezione, i premi alla fotografia non vengono dati per caso.

miraggi

(utente eliminato)

#71 08/05/2012, 07:04

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Belle anche queste!
Brava nora

(utente eliminato)

#72 08/05/2012, 10:40

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Foto allegata

ho già postato questo scatto sotto la biografia di Steve McCurry, ma secondo me vale la pena riparlarne..
la foto si intitola Afghan girl ed è stata scattata nel 1984 in Peshawar da Steve McCurry,
La ragazza della foto, Sharbat Gula all’epoca aveva 13 anni e la sua immagine apparse sulla copertina del National geographic nel giugno del 1985 Il suo sguardo fiero è diventata il simbolo della sofferenza di un’intera generazione di donne Afgane e dei loro bambini,
la foto fu scelta l'anno dopo, come copertina da National Geographic.
la foto fece il giro del mondo, divenendo il simbolo della condizione dei profughi di ogni provenienza, 17 anni dopo McCurry decise di rintracciare la ragazza in un Agfanistan molto cambiato. (Da questa ricerca National Geographic produsse il documentario Search for the Afghan Girl ), oltre a ridedicare una prima di copertina alla donna che per 17 anni era stata ignara della fama conquistata nel mondo dalla sua immagine.
Stralcio tratto dal National Geographic:
La luce era morbida. Il campo profughi in Pakistan era un mare di tende. All' interno della tenda scuola fu la prima bambina ad essere notata. Percependo la sua timidezza, il fotoreporter Steve McCurry si avvicinò a lei, e solo all'ultimo momento le chiese se poteva scattare la foto. McCurry ricorda ancora la sua espressione. Quell'uomo era uno sconosciuto, e lei non era mai stata fotografata prima. E non lo sarà fino al successivo incontro, 17 anni dopo. Sharbat Gula non è stata più fotografata. Chi non ricorda i suoi disarmanti occhi verdi, spalancati, in quell'espressione mista tra paura, mistero, rabbia e voglia di riscatto?
"Non pensavo che la fotografia della ragazza sarebbe stata diversa da qualsiasi altra cosa che ho scattato quel giorno", dice McCurry, ricordando quella mattina del 1984, passata a documentare il calvario dei profughi dell'Afghanistan. Il ritratto di McCurry si rivelò essere una di quelle immagini che colpiscono al cuore, e nel giugno del 1985, fu stampata sulla copertina della rivista National Geographic. Quegli occhi sono di colore verde mare. In essi è possibile leggere la tragedia di una terra prosciugata dalla guerra, e sono divenuti noti in tutto il mondo grazie alla National Geographic come gli occhi della "ragazza afghana". Per 17 anni nessuno ha conosciuto il suo nome.

(utente eliminato)

#73 08/05/2012, 10:41

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Foto allegata

Sharbat Gula 17 anni dopo

enzocala

#74 08/05/2012, 11:23
Punteggio commenti: +1

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Bravo Andrea, quasi, quasi, ti propongo per il Pulitzer de noartri, come dicono i romani, un premio che andrebbe istituito da Fototue, non per la fotografia, ma per la passione che ci metti, nella ricerca accurata di tutto ciò che attiene alla materia, altra candidata con buone chance di vittoria, potrebbe essere Antonella, ad entrambi i miei complimenti, sarei imbarazzato a votare.....*winner*

enzocala

(utente eliminato)

#75 08/05/2012, 11:25

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*rotfl*

(utente eliminato)

#76 08/05/2012, 11:26

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io voto Antonella!! è molto più preparata di me!! io devo scartabellare tra mille libri e riviste e lei invece ricorda tutto!!

Norasmind

#77 08/05/2012, 11:36
Punteggio commenti: +17

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Andrea!...la foto scattata dopo tanti anni non la conoscevo! Grazieeeeeee!
PS: anche io devo scartabellare...magari avessi tutte le biografie in testa! Sarei un animale raro, anzi rarissimo...hihihihih!

Norasmind

stefanoholden

#78 08/05/2012, 12:45

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non la conoscevo neanche io questa seconda foto....beh,in realtà preferivo ricordare solo la prima:)
grande lavoro ragazzi!

stefanoholden

(utente eliminato)

#79 08/05/2012, 15:07

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grazie Stefano

miraggi

#80 08/05/2012, 15:21
Punteggio commenti: +47

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i miei complimenti ...mi piace conoscere il dopo degli eventi senza raccontarmela L'immagine del prima e dopo da il giusto valore a ciò che Sharbat ha vissuto Tutto questo si sa grazie a voi

miraggi

poppy

#81 08/05/2012, 15:57
Punteggio commenti: +6

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Complimenti a Tutti e due ..... siete veramente in gamba , grazie !!;);)*bye**bye*

poppy

(utente eliminato)

#82 08/05/2012, 16:00

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grazie miraggi, grazie poppy

(utente eliminato)

#83 08/05/2012, 16:01

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e grazie Enzo, stai facendo un lavoro bellissimo con wiki

(utente eliminato)

#84 11/05/2012, 16:47

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Foto allegata

Continuo la mia, forse inutile dissertazione sulle grandi fotografie della storia, sperando che interessi a qualcuno.
la storia è quella di una baia Giapponese di nome Minamata.
Nel 1956 questa baia divenne purtroppo molto famosa per una malattia che colpiva gli abitanti del posto, in principio i primi ad avere strani sintomi furono i gatti: il loro atteggiamento cambiò, compivano movimenti irregolari, e si suicidavano gettandosi in mare.
Si scoprì che la malattia era scatenata dal rilascio di metilmercurio nelle acque a opera dell'industria chimica Chisso Corporation,che in realtà inquinava le acque da molti anni prima.
Il rilascio di mercurio venne attuato dal 1932 al 1968, in questo arco di tempo i pesci, i molluschi e i crostacei accumularono
sostanze tossiche che poi finivano nei mercati e nelle cucine degli abitanti del luogo atraverso il pesce pesacato, avvelenando moltissime persone.
Per più di 30 anni si continuarono a mietere vittime tra le persone e gli animali. Grazie all'Università di Kumamoto infine si capì che la malattia era legata al rilascio di Mercurio, che nel arco degli anni era stato riversato in mare per un totale di circa 27 Milioni.
Questa malattia sindrome di Minamata colpisce il sistema nervoso, paralizzando anche le mani e i piedi. Causa la completa perdità della coordinazione muscolare, dando anche una tremenda debolezza al muscolo. Si ha la quasi totale perdita della vista, difficoltà nel parlare. I bimbi nati dalle mamme avvelenate furono quelli che in realtà subirono più danni di tutti gli altri, perchè spesso nascevano con arti deformi, sordi, ciechi, ritardati. Gran colpa del disastro è dovuto anche al governo che era fortemente "amico" delle industrie chimiche. Nel 2001 ci furono circa 2265 vittime (tra cui 1784 decedute) e più di 12000 hanno ricevuto solo ridicoli risarcimentii dalla Chisso. Molte altre persone sono ancora in attesa di avere giustizia. Le industrie non solo hanno ucciso e martoriato
la gente di Minamata, ma hanno giustamente pensato bene di far firmare a chi chiedeva i risarcimenti un foglio che diceva che la Chisso non era responsabile di futuri bimbi deformi. Così facendo almeno si tutelavano dal possibile, risarcimento di futuri abitanti che affetti da tale malattia sarebbero ritornati a chiedere il rimborso dei danni. Nel mese di Ottobre del 1982 fù depositata una denuncia contro il governo Giapponese che non aveva fermato la Chisso quando avrebbe potuto, nel 1959, visto che violava le leggi sia sull'inquinamento che sui diritti dell'uomo.
Finalmente nel 2001 la corte di Osaka stabilì che il governo della sanità, e della previdenza
avrebbero dovuto fermare tutto anni e anni prima. Governo che pagò nel 2004 71,5 milioni di Yen. Peccato che nessuna somma potrà mai ridare serenità a tutti i malati che sono nati, e che nasceranno.
Nel mondo il caso venne alla ribaltà nel 1970 grazie ad un fotografo W. Eugene Smith,che denunciò con delle foto la Chisso Corporation, e rese in parte giustizia a tutte quelle persone che non avevano ancora ottenuto nulla. Nel Luglio del 1997 furono finalmente tolte le reti che trattenevano i pesci nella baia che per più di 30 anni avevano evitato che il pesce malatto infettasse gli altri,uscendo dalla baia. Il pesce infatti non risultava più infetto dopo 40 anni.
...
Informazioni e fotografia tratte da http://www.ara21.org/Sections-op-printpage-artid-7896.html
...
Di tutto questa storia vorrei che guardaste bene la fotografia, tutti i fotografi si concentrano esclusivamente sul ministro intento a chiedere scusa ad un malato ma nessuno dei fotografi e dei giornalisti si concentra sull’uomo malato.
Eugene Smith, che secondo me è un genio, inquadra invece i fotografi che ignorano il malato dando bene l’idea di quanto accada..

(utente eliminato)

#85 11/05/2012, 16:48

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tempo permettendo sto preparando il materiale su Eugene W. Smith ..

miraggi

#86 11/05/2012, 20:05
Punteggio commenti: +47

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hai fatto un capolavoro di sintesi raccontando eventi importanti in poche righe e dando valore al fotografo tramite la sua cattura del momento. Bravo Andrea i miei complimenti, attendo il materiale successivo di Smith

miraggi

Norasmind

#87 11/05/2012, 20:34
Punteggio commenti: +17

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Una grande abbraccio Andrea.....bravissimo!

Norasmind

poppy

#88 12/05/2012, 08:47
Punteggio commenti: +6

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Grazie , Genesio sei un Grande !!;);)*bye**bye*

poppy

enzocala

#89 12/05/2012, 12:41
Punteggio commenti: +1

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per chi ne fosse interessato: la pagina è stata creata in Wiki
https://www.fototue.it/wiki/Immagini_celebri#Minamata_.281970.29

enzocala

Norasmind

#90 12/05/2012, 13:23
Punteggio commenti: +17

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Foto allegata

Queste immagini non potevano mancare...
Louis-Jacques-Mandé Daguerre (Cormeilles-en-Parisis, 18 novembre 1787 – Bry-sur-Marne, 10 luglio 1851) è stato un artista, chimico e fisico francese, riconosciuto universalmente come l'inventore del processo fotografico chiamato dagherrotipo.
il dagherrotipo si ottiene utilizzando una lastra di rame su cui è stato applicato elettroliticamente uno strato d'argento, quest'ultimo viene sensibilizzato alla luce con vapori di iodio. La lastra deve quindi essere esposta entro un'ora e per un periodo variabile tra i 10 e i 15 minuti.
Lo sviluppo avviene mediante vapori di mercurio a circa 60 °C, che rendono biancastre le zone precedentemente esposte alla luce. Il fissaggio conclusivo si ottiene con una soluzione di tiosolfato di sodio, che elimina gli ultimi residui di ioduro d'argento.
L'immagine ottenuta, il dagherrotipo, non è riproducibile e deve essere osservata sotto un angolo particolare per riflettere la luce in modo opportuno. Inoltre, a causa del rapido annerimento dell'argento e della fragilità della lastra, il dagherrotipo veniva racchiuso sotto vetro, all'interno di un cofanetto impreziosito da eleganti intarsi in ottone, pelle e velluto, volti anche a sottolineare il valore dell'oggetto e del soggetto raffigurato.
Per ridurre i tempi di sviluppo ed estendere così il campo d'applicazione della dagherrotipia anche al giornalismo, John Frederick Goddard utilizzò i vapori di bromo per aumentare la sensibilità della lastra, risultato che ottenne anche Jean Francois Antoine Claudet ma con i vapori di cloro. Comunque anche l'unione di queste due tecniche e di obiettivi più luminosi, non permise un'esposizione inferiore ai dieci secondi. L'utilizzo di vapori di mercurio rende la produzione di dagherrotipi un procedimento pericoloso per la salute.
Foto: L'atelier di Daguerre del 1837

Norasmind

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